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Werner Seelenbinder, Robert Uhrig,Charlotte Eisenblätter, Ernst Thälmann

aprile 27, 2013
Werner Seelenbinder, Robert Uhrig,Charlotte Eisenblätter, Ernst Thälmann
Werner Seelenbinder (Stettino, 2 agosto 1904 – Brandeburgo sulla Havel, 24 ottobre 1944) è stato un lottatore e antinazista tedesco.

Militante comunista, fu fra i più quotati atleti di lotta greco-romana del suo tempo a livello internazionale. Il suo curriculum di lottatore è stato eccezionale: vincitore assoluto dei Giochi olimpici operai, chiamati anche Spartakiade, a Francoforte, nel 1925, a Mosca, nel 1928 e nel 1929, nonché premiato con due medaglie di bronzo nei campionati europei e con sei medaglie d’oro in Germania.

Percorso umano, professionale e di resistente antinazista

Werner inizia ad avvicinarsi all’atletica pesante a Bezirk Neukölln sobborgo situato nella periferia meridionale di Berlino, dove ancora esiste una targa a suo ricordo o esisteva fino a non molto tempo fa, nei pressi di un piccolo stadio sportivo. Tale zona era negli anni venti, ed in parte è ancora, una zona proletaria, e Werner nativo di Stettino in quel periodo fa i lavori che gli capitano: muratore come suo padre, e poi, più stabilmente, falegname. Entra nella Arbeiterathletenbund (associazione sportiva operaia) , associazione atletica sportiva associata ai partiti di sinistra come ve ne erano molte in Germania (ed anche in Italia dove spesso erano la sede da cui scaturivano le organizzazioni antinaziste). Pur rappresentando per il regime una minaccia, la sua validità come lottatore impedirà, per alcuni anni, che vengano prese misure particolarmente drastiche nei suoi confronti.

Il mancato saluto ad Hitler

Il suo primo viaggio a Mosca lo convince a diventare un membro del partito comunista tedesco e nel 1933 si rifiuta di salutare Hitler durante la consegna della medaglia per una sua vittoria al campionato tedesco. Nel 1933 Hitler forma il governo e nell’immediato vengono disciolte le organizzazioni di tutti i tipi che possano fare riferimento alla classe operaia. Werner ventinovenne è già assai conosciuto e benvoluto dal pubblico sportivo e proprio per questo il regime non può arrecargli momentaneamente danno. Di lì a pochi mesi si aggiudica il suo primo titolo di campione della Germania dopo le finali di Dortmund, e riceve l’ovazione della folla presente nello stadio. A questo punto viene suonato l’inno nazista ed i presenti si debbono alzare e salutare a mano tesa. Werner resta immobile con le mani dietro la schiena e non canta l’inno. Rivolge al pubblico, per ringraziarlo del calore dimostrato durante l’incontro, il mazzo di rose che gli viene portato in qualità di vincitore, e, dopo averlo aperto, offre i fiori in esso contenuti ai suoi due ex avversari battuti e presenti sul podio. Costoro, intimoriti dall’entusiasmo che il campione ha suscitato, li accettano: per tale gesto gli sarà proibito di partecipare alle manifestazioni sportive per circa un anno e mezzo.

Ingresso nella Resistenza

Finito il periodo di squalifica, Seelenbinder incomincia a recarsi all’estero sia prima che dopo le Olimpiadi di Berlino. È invitato spesso per competizioni di lotta greco-romana di alto livello e Werner utilizza questi viaggi per trasporto di materiale di propaganda contro il regime nazionalsocialista dopo aversi fatto fare e/o aver fatto modifiche alle sue valigie con l’introduzione di scomparti segreti. È importante che vinca, o perlomeno che si piazzi onorevolmente sul podio, onde poter proseguire il suo lavoro clandestino a mezzo di frequenti inviti. Il suo carico di materiale sovversivo è soprattutto riguardante il Soccorso rosso internazionale: una delle ultime organizzazioni che in qualche maniera poteva tentare ancora di ostacolare i nazisti.

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Nel francobollo oltre il viso di Werner è rappresentata una mossa di lotta greco-romana piuttosto ardua e che richiede una gran forza nella braccia e nel collo nonché riflessi formidabili per la sua pericolosità. Chi la esegue deve effettuare un passaggio o quasi passaggio in “ponte” sul collo: tale mossa in gergo è chiamata supples

Dal 1938 inizia la vera e propria militanza nella Resistenza in quanto Werner aderisce alla formazione di Robert Uhrig operaio berlinese della Osram, l’organizzazione che fa capo a Robert Uhrig e che è ben radicata, in relazione al periodo ovviamente, nella classe operaia di Berlino. Ne fanno parte alcune centinaia di aderenti attivi, dei quali la maggioranza, o quantomeno buona parte, sono comunisti. Il gruppo in cui è inserito è denominato Robby[1] o Robby Gruppe[2]. Compagna di Werner era un’altra ottima atleta comunista che subì la sua stessa sorte, Charlotte Eisenblätter[3]

Le olimpiadi di Berlino

Riesce a superare i criteri per l’ammissione ai Giochi della XI Olimpiade e prende la decisione di compiere un gesto plateale di disprezzo verso Hitler ed il regime nazista se dovesse arrivare al gradino più alto del podio olimpico

 

« …..lo saluterò a modo mio. Se conquisto il podio, farà bene a non presentarsi »

[4] Si piazzerà solo quarto, ma il suo progetto era ben noto, in quanto non lo aveva per nulla tenuto nascosto.

La cattura

Il gruppo Robby è organizzazione antinazista compatta e forte, soprattutto se rapportato ai tempi e agli scarsi mezzi a disposizione. Werner si attiva per fornire denaro e e rifugio ai compagni ormai individuati. I nazisti non possono permettersi di lasciar sopravvivere una simile forza antagonista ed intervengono con tutto il peso del loro apparato. Un blitz fulmineo ma preparato di agenti SS porta in carcere il 4 novembre 1942 la stragrande maggioranza dei militanti del gruppo e viene catturato anche Werner. Il grande lottatore è inviato nel carcere di Alexanderplatz poi a Großbeeren. A Großbeeren è stato allestito uno dei lager più duri e lì Werner viene picchiato e torturato affinché riveli i nomi dei compagni ancora latitanti: il lottatore non parla ed a un giovane compagno con imputazioni più leggere delle sue e con qualche possibilità di sopravvivere, dice « se mai riuscirai a tornare a casa, toccherà a te raccontare ciò che abbiamo vissuto. Devi dire tutta la verità, soprattutto ai giovani. Solo così, forse, non si ripeterà più. »

Riesce ancora a scrivere al padre:« Spero di essermi conquistato un posto in qualche cuore, tra gli amici e i compagni di sport. Questo pensiero mi rende molto orgoglioso: ti prometto che saprò essere forte. »

L’epilogo

Un gruppo di detenuti del campo di concentramento di Brandenburg-Görden viene portato al luogo dove avverrà l’esecuzione: è il 24 ottobre 1944. Il folto gruppo dei detenuti, dall’aspetto scheletrico, vengono condotti alla morte con le mani legate. Uno di loro, nonostante l’eccessiva magrezza, si fa notare per una struttura fisica che rispecchia un’antica ed eccezionale forza attraverso la casacca che si è aperta: si gira verso i compagni del campo che tristemente osservano il mesto corteo e grida:[6]

 « Compagni, oggi noi saremo ammazzati. Ma voi resisterete. Morte a Hitler: salutateci l’Armata rossa ». Il coraggioso detenuto altri non è che è Werner Seelenbinder che al momento ha quarant’anni. Risalta sull’ancor potente seppur magrissimo torace del prigioniero il triangolo rosso, che contraddistingue i detenuti comunisti. Sarà decapitato. Il 21 ottobre di quello stesso anno era stato trucidato Robert Uhrig,[7] comandante del Robby Gruppe.

Il ricordo

Il 29 luglio 1945 l’urna contenente le ceneri di Werner è stata sepolta presso il suo antico club sportivo e lo stadio è stato chiamato “Seelenbinder-Werner-Kampfbahn”, ma nel periodo della guerra fredda, essendo Werner comunista, lo stadio è stato rinominato “Stadion Neukölln” nel 1949. Diverse scuole, strade e impianti sportivi nella ex Germania orientale, sono stati intitolati al lottatore rosso. Il 2 agosto 2004 è stata tenuta una commemorazione in suo onore innanzi allo stadio “Neukölln” dove per l’appunto son sepolte le ceneri di Werner e, il 24 ottobre 2004, in occasione del sessantesimo anniversario della morte del Seelenbinder, lo stadio “Neukölln” è stato ribattezzato, ancora una volta, in sua memoria: “Werner-Seelenbinder-Stadion”.

Bibliografia

  • Hermann Weber/Andreas Herbst. Deutsche Kommunisten. Biographisches Handbuch 1918 bis 1945, Berlin: Karl Dietz Verlag 2004, S. 802-803 ISBN 3-320-02044-7
  • Gert Rosiejka: Die Rote Kapelle. „Landesverrat“ als antifaschistischer Widerstand. Ergebnisse Verlag, Hamburg 1986, ISBN 3-925622-16-0
  • Luise Kraushaar: Berliner Kommunisten im Kampf gegen den Faschismus 1936 – 1942. Robert Uhrig und Genossen; Dietz-Verlag: Berlin 1980
  • Sara Lorenzini Il rifiuto di un’eredità difficile La Giuntina, 1998 ISBN 88-8057-066-8, ISBN 978-88-8057-066-0
  • Walter Radetz, Werner Seelenbinder Werner Seelenbinder Sportverlag, 1969
  • J. A. Mangan Sport in Europe Routledge, 1999 ISBN 0-7146-4946-5, 9780714649467
  • Doug Gilbert The miracle machine Coward, McCann & Geoghegan, 1979 ISBN 0-698-10952-X, 9780698109520

Note

  1. ^ TEDESCHI CONTRO IL NAZISMO:LA RESISTENZA IN GERMANIA
  2. ^ La Resistenza Tedesca febbraio 1995 di Alberto Berti
  3. ^ Charlotte Eisenblätter, proveniente da una famiglia della classe operaia, divenne un’ottima atleta, aderendo successivamente a diverse organizzazioni della Resistenza tedesca collegate ai comunisti ed in particolare a quelle guidate da Robert Uhrig e Josef Römer. Venne catturata da agenti Gestapo nel 1942 e trucidata nel carcere di Berlino nell’agosto 1944. Fu la compagna di Werner Seelenbinder. In suo ricordo dal 31 maggio 1951 gli è stata dedicata una strada che porta il suo nome nel quartiere di Pankow. il 3 settembre 1959 è stato emesso un francobollo con la sua immagine,biografia di Charlotte Eisenblätter in tedesco
  4. ^ Il lottatore rosso che sfidò il nazismo
  5. ^ Il lottatore rosso che sfidò il nazismo
  6. ^ Il lottatore rosso che sfidò il nazismodal Il manifesto del 4/09/08
  7. ^ breve biografia di Robert Uhrig

Robert Uhrig

Robert Uhrig (Lipsia, 8 marzo 1903 – Brandeburgo sulla Havel, 21 agosto 1944) è stato un antifascista tedesco, di convinzioni comuniste e militante del KPD. Cenni biografici e attività politica

Robert Uhrig, operaio della OSRAM, fu arrestato nel 1934 dagli agenti Gestapo e incarcerato fino al 1936. Dopo la sua liberazione riprese la propria attività di militante antinazista potenziando le file dell’organizzazione clandestina di cui faceva parte nella Resistenza tedesca. Nel 1938 divenne la guida di gruppi e/o organizzazioni della Resistenza antinazista in più di 20 industrie di Berlino. Di tale rete di organizzazioni antinaziste fecero parte Ernst Knaack[1], Paul Schultz-Liebisch, Charlotte Eisenblätter[2] e Werner Seelenbinder di cui Charlotte Eisenblätter era la compagna. La struttura clandestina da lui strutturata prese il nome di Robby Gruppe. Il gruppo aveva contatti con l’organizzazione Die Rote Kapelle (nota anche come Orchestra Rossa[3]) e con quella facente riferimento a Josef Römer fino al 1941. Con quest’ultima collaborò successivamente, ma, per problemi forse relativi alla difficoltà nei contatti, la collaborazione si affievolì. L’anno successivo, inoltre, sia Robert Uhrig che Josef Römer vennero catturati. Gran parte della rete venne smantellata dagli agenti Gestapo nel 1942, a seguito dell’arresto di Robert Uhrig e di altri 200 militanti, in massima parte comunisti. Il 7 giugno 1944 fu condannato a morte e il 21 agosto 1944 venne assassinato.

Il ricordo

 

Scultura a ricordo di Tele Sredzki Siegmund e Ernst Knaack di fronte alla Scuola Elementare di Berlino sulla Kollwitzplatz

Al cimitero comunale Pankow IV Niederschoenhausen di Berlino c’è un monumento che ricorda Uhrig.

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La scuola Politecnica di Berlino-Lichtenberg ha nome Robert Uhrig.

Nella Wartburg Strasse a Berlino-Schöneberg vi è anche una lapide a ricordo dei caduti nella Resistenza tedesca dove viene commemorato anche Robert Uhrig.

Bibliografia

 Knaack Ernst

 

  • Horst Duhnke Die KPD von 1933 bis 1945, Kiepenheuer & Witsch, 1972 SBN3462008552, 9783462008555
  • Giorgio Vaccarino Storia della Resistenza in Europa, 1938-1945, Feltrinelli, Milano, 1981
  • Michael C. Thomsett The German opposition to Hitler, McFarland, 1997 ISBN 0786403721, 9780786403721
  • Terence Prittie Germans against Hitler, Little, Brown, 1964
  • Piero Malvezzi[4], Giovanni Pirelli[5], Thomas Mann, Ursula Muth Und die Flamme soll euch nicht versengen,Steinberg-Verlag, 1955
  • Hermann Weber/Andreas Herbst. Deutsche Kommunisten. Biographisches Handbuch 1918 bis 1945, Berlin: Karl Dietz Verlag 2004, S. 802-803 ISBN 3-320-02044-7
  • Gert Rosiejka: Die Rote Kapelle. „Landesverrat“ als antifaschistischer Widerstand. Ergebnisse Verlag, Hamburg 1986, ISBN 3925622160
  • Luise Kraushaar: Berliner Kommunisten im Kampf gegen den Faschismus 1936 – 1942. Robert Uhrig und Genossen; Dietz-Verlag: Berlin 1980
  • Hans-Rainer Sandvoss: Resistenza a Friedrichshain e Lichtenberg. Berlin (Schriftenreihe über den Widerstand in Berlin 1933 bis 1945, Bd. 11) 1997 Berlino
  • Hans-Rainer Sandvoss: Resistenza a Prenzlauer Berg e Weißensee. Berlin (Schriftenreihe über den Widerstand in Berlin 1933 bis 1945, Bd. 12) 2000 Berlino
  • Hermann Weber/Andreas Herbst: Deutsche Kommunisten. Hermann Weber Biographisches Handbuch 1918 bis 1945. Berlin 2004
  • Luise Kraushaar: Berliner Kommunisten im Kampf gegen den Faschismus 1936-1942. Robert Uhrig und die Genossen. Berlin (Ost) 1981 Berlino

Note

  1. ^ Knaack si affiliò alla Federazione giovanile comunista di Germania KJVD nel 1928. Dal 1933 entrò a far parte delle organizzazioni della Resistenza tedesca subendo il primo arreso nel 1935. Condannato a due anni di carcere dopo la scarcerazione entrò nella organizzazione di Robert Uhrig. Dopo la liberazione dal carcere Knaack tornò a lottare nell’organizzazione illegale da Robert Uhrig. Arrestato nel marzo del 1942, quando il Robby Gruppe fu quasi completamente smantellato dagli agenti Gestapo fu internato in un campo di concentramento dove venne trudidato nel luglio del 1944
  2. ^ Charlotte Eisenblätter, proveniente da una famiglia della classe operaia, divenne un’ottima atleta, aderendo successivamente a diverse organizzazioni della Resistenza tedesca collegate ai comunisti ed in particolare a quelle guidate da Robert Uhrig e Josef Römer. Venne catturata da agenti Gestapo nel 1942 e trucidata nel carcere di Berlino nell’agosto 1944. Fu la compagna di Werner Seelenbinder. In suo ricordo dal 31 maggio 1951 gli è stata dedicata una strada che porta il suo nome nel quartiere di Pankow. il 3 settembre 1959 è stato emesso un francobollo con la sua immagine
  3. ^ / Rote Kapelle da Wikipedia tedesca, Orchestra rossa
  4. ^ Biografia su ISTITUTO NAZIONALE PER LA STORIA DEL MOVIMENTO DI LIBERAZIONE IN ITALIA

 Charlotte Eisenblätter

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Charlotte Eisenblätter in un francobollo della DDR (1959).

Charlotte Eisenblätter (Berlino-Charlottenburg, 7 agosto 1903 – Berlino, 25 agosto 1944) è stata una antifascista tedesca.

Charlotte Eisenblätter, proveniente da una famiglia della classe operaia, divenne un’ottima atleta specializzata nel salto in alto[senza fonte], aderendo successivamente a diverse organizzazioni della Resistenza tedesca collegate ai comunisti ed in particolare a quelle guidate da Robert Uhrig e Josef Römer. Fu la compagna di Werner Seelenbinder. Lavorava come dattilografa alla Siemens poi, tramite concorso, passò ad uno studio legale. Nel 1922 si allontanò dalla religione ed entrò nel SAJ a cui era collegato l’SPD, all’interno del partito propagandava l’emancipazione femminile e divenne membro deli “Amici della Natura”, dove rivelò le sue capacità di attivista efficiente.[1]

In seguito aderisce al KPD e, grazie alla possibilità di muoversi dalla Germania per lo sport praticato, nel 1941 porta clandestinamente a Berlino il programma dell’Internazionale Comunista. Precedentemente Charlotte Eisenblätter era divenuta la compagna di Werner Seelenbinder. Per le organizzazioni clandestine che lottavano contro i nazionalsocialisti nei Paesi Bassi era entrato con funzione di coordinatore Alfred Kowalke[2] del KAPD la Eisenblätter gli aveva procurato alloggio segreto ed inoltre, aveva creato le condizioni per un incontro segreto tra Alfred Kowalke e Werner Seelenbinder in modo tale che Kowalke entrasse in contatto con Robert Uhrig. Venne catturata da agenti Gestapo nel 1942 e trucidata nel carcere di Berlino nell’agosto 1944.

In suo ricordo, il 31 maggio 1951 le è stata dedicata una strada nel quartiere di Pankow e il 3 settembre 1959 è stato emesso un francobollo con la sua immagine.

Bibliografia

  • Oliver Kersten: Charlotte Eisenblätter (1903–1944) – biographische Skizze einer „Hochverräterin“. In: Beiträge zur Geschichte der Arbeiterbewegung. 43. Jahrgang, 2001, Heft 1, S. 45–54
  • Oliver Kersten: Charlotte Eisenblätter (1903–1944) – Eine mutige Naturfreundin, Arbeitersportlerin und Widerstandskämpferin. In: NaturfreundIn. 2005, Nr. 4, S. 22.
  • Oliver Kersten: Die Naturfreundebewegung in der Region Berlin-Brandenburg 1908–1989/90. Kontinuitäten und Brüche. Berlin 2007 (Zugleich Dissertation, Freie Universität Berlin 2004) (Naturfreunde-Verlag Freizeit und Wandern), S. 316–318; Abb. S. 187, ISBN 978-3-925311-31-4
  • Di Birgit Jochens, Sonja Miltenberger, Claudia Schoppmann, Zwischen Rebellion und Reform: Frauen im Berliner Westen
  • Sigrid Jacobeit, Lieselotte Thoms-Heinrich, Kreuzweg Ravensbrück: Lebensbilder antifaschistischer Widerstandskämpferinnen.

Ernst Thälmann (Amburgo, 16 aprile 1886 – Buchenwald, 18 agosto 1944) è stato un politico, operaio e attivista tedesco.

Segretario generale del Partito Comunista di Germania (KPD), fu uno dei più importanti capi del movimento operaio tedesco degli anni ’20 e ’30.

 

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 Amburgo, città dove Thälmann nacque nel 1886 e in cui egli operò politicamente, oltre ad essere, agli inizi del Novecento, fra i più importanti poli economici tedeschi, è un centro con forti e radicate tradizioni di libertà politiche: vi era infatti stata pubblicata la prima edizione del Capitale di Carlo Marx. Thälmann sostiene nella prima guerra mondiale la posizione di Karl Liebknecht e di Lenin sintetizzata nella frase «Il nemico è in casa propria», coerente col principio dell’internazionalismo proletario.

Nella classe operaia spinta dalla vittoria dell’Ottobre Rosso sovietico si espande il movimento insurrezionale diretto dagli Spartachisti, ancora all’interno del Partito socialdemocratico indipendente. L’ondata di protesta contro la guerra sale e si moltiplicano le insurrezioni, mentre gli operai iniziano massicci scioperi e i marinai si rifiutano di prendere le armi contro gli inglesi per una guerra ormai persa.

Le manifestazioni di Kiel, indette dopo un eccidio di marinai riottosi da parte di ufficiali, sfociano in una rivolta ricordata come “rivoluzione di Novembre”. Contemporaneamente anche Berlino è in rivolta e ad Amburgo viene proclamato lo sciopero generale. Lo stato insurrezionale si estende a tutta la Germania determinando, qualche tempo più tardi, la caduta della monarchia del kaiser. Durante lo sciopero generale ad Amburgo Thälmann è in trincea sul fronte occidentale, arruolato a forza, ma torna ad Amburgo a tappe forzate, abbandonando il suo posto di arruolamento, per organizzare, con i compagni, l’ Aassociazione provvisoria dei Consiglio operaio-militare che reggerà le sorti delle correnti marxiste in città in quel periodo.

Nel primo dopoguerra la Germania, dopo aver pagato un tributo di diversi milioni di morti nel conflitto, ha un’economia che si dibatte in una crisi agricola e industriale di inaudite proporzioni: in tale situazione le spinte leniniste risorgono, ed Ernst Thälmann è uno dei principali animatori della lotta armata bolscevica.

All’interno delle forze progressiste la Spartakusgruppe, che rappresenta la frazione comunista, è troppo debole come organizzazione, ed è legata ancora ad un partito incapace di raccogliere adesioni da strati proletari in fermento rivoluzionario. Molte sono le analogie con la situazione postbellica italiana, compresa quella di militari inizialmente avversi al movimento operaio ma che poi passano a fiancheggiarlo contro il nazionalsocialismo. L’unica differenza è di ordine cronologico: in Italia ciò avviene attorno al 1920, in Germania alle soglie degli anni trenta. Bisogna infatti tener conto che in questo paese il nazionalsocialismo emerge dopo la parentesi della repubblica di Weimar).

Comunque i partiti socialdemocratici non sono in grado di convogliare la mobilitazione delle masse in una presa di potere marxista, operazione che riuscirà invece a Lenin. Vengono così eliminati i più importanti capi del movimento spartachista: Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht,

Le repubbliche dei Consigli di Brema e di Cuxhaven [modifica]

Il governo ordina la distruzione militare delle repubbliche dei Consigli di Brema e di Cuxhaven. Gli operai di Brema chiedono aiuto a quelli di Amburgo e Thälmann, alla guida di una grossa formazione armata, si reca in soccorso dei compagni lavoratori di Brema senza neppur poter trasportare i suoi uomini fino alla città anseatica: i socialdemocratici locali, addetti all’organizzazione, rifiutano infatti di trasportare la colonna adducendo il pretesto che sarebbe stato un atto di “crumiraggio”.

I soccorritori, capitanati da Thälmann, raggiungono Brema in ritardo: gli organi di repressione dello stato sono già entrati in azione soffocando nel sangue la rivolta. Immediatamente dopo cade anche Cuxhaven. Thälmann esce dal Partito socialdemocratico indipendente ed aderisce nel 1920 al partito comunista. Gli operai hanno bisogno di un’avanguardia temprata come l’acciaio nel fuoco dell’esperienza rivoluzionaria: questa è la sua parola d’ordine!

L’insurrezione di Amburgo e le elezioni presidenziali del 1932 [modifica]

Nel 1923 scoppia l’insurrezione ad Amburgo a cui partecipano 18.500 operai; i combattimenti durano tre giorni e chi dirige l’insurrezione è Thälmann, applicando tattiche di guerriglia con spostamento continuo del comando. Gli insorti resistono, anche se male armati, agli attacchi di polizia ed esercito per un paio di giorni. Nel 1925 viene nominato presidente del Comitato Centrale del KPD.

Nel maggio 1928 è alla testa di una colonna di 100.000 manifestanti, con la quale raggiunge Berlino dove tiene un discorso a Lustgarten con un pressante invito rivolto ai giovani sulla necessità dell’azione rivoluzionaria costruendo un fronte unito nelle fabbriche fra socialdemocratici e comunisti.

La situazione economica internazionale del periodo è caratterizzata dalla crisi del 1929, la più importante, fino a allora,di sovrapproduzione all’interno del sistema capitalistico. Questo determina una destabilizzazione nel mondo occidentale che si protrarrà per ben quattro anni prima di esaurirsi. Le nazioni maggiormente sviluppate sono le più colpite, ovvero Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania. Nella fattispecie della Germania si superano i 5 milioni di disoccupati. La borghesia, di fronte alla caduta di fiducia nel sistema, ricerca l’appoggio di partiti di ispirazione fascista.

Nel contempo il KPD passa alla strategia del fronte unico[1] coinvolgendo anche i contadini e raggiungendo i 4.590.000 voti nel 1930. In tale situazione le spaccature fra il KPD e i socialdemocratici diventano più profonde.

Per le elezioni presidenziali del 1932 Hindenburg ottiene 19.300.000 voti, Hitler 13.400.000 e Thalmann 3.700.000.

L’arresto e l’omicidio

 Memoriale a Thälmann (Francoforte sull’Oder)

Fino al 1933 la situazione politica in Germania è ancora incerta ma la maggior parte della popolazione (industriali, imprenditori, impiegati, borghesi di estrazione medio-bassa, anche contadini e operai scettici del marxismo) ha deciso di affidarsi al movimento nazionalsocialista, per contro il partito comunista vede un calo del proprio sostegno rispetto agli Anni Venti, a causa dello spostamento di parte delle preferenze della classe operaie non solo per il NSDAP ma anche per i partiti socialdemocratici.

In quegli anni ha luogo l’incendio del Reichstag, di cui viene incolpato Georgi Dimitrov, e la susseguente vittoria elettorale del nazionalsocialismo. In questa situazione i socialdemocratici non accettano la strategia del fronte unito con gli spartachisti, che si ritrovano ormai relegati ad un ruolo secondario nella vita politica tedesca. Alcuni mesi dopo la vittoria del NSDAP inizia la repressione contro i comunisti, i socialdemocratici, i cristiano-sociali, e le organizzazioni religiose, come i testimoni di Geova.

Thälmann viene subito arrestato dopo la presa di potere di Hitler (3 marzo 1933) e trascorre undici anni in varie prigioni fra le quali Berlino, Moabit, Hannover, Bautzen. Viene posto in segregazione: il tormento tuttavia non piega le sue convinzioni politiche, come si evince dalle lettere alla moglie Rosa, sposata nel 1915, alla figlia Irma, ed agli amici. A Rosa scrive il 24 aprile 1933: “Un uomo che ha il senso della dignità non rinuncia alle sue azioni. Ci si può accanire, è vero, nel braccare il bene e la verità, ma una volta ch’essi hanno messo radice è impossibile soffocarli per molto tempo…. come fanno molte altre donne, obbligate a vivere in tempi così difficili, lontane da coloro che amano”.Il nazionalsocialismo non inscena contro Thälmann un processo propagandistico come quello contro Georgi Dimitrov in quanto già il fallimento di quest’ultimo ha dato risultati negativi per l’opinione pubblica del nuovo governo.

Ci sono sparute manifestazioni per la liberazione di Thälmann, ma non sortiscono effetto alcuno; questi verrà poi ucciso con un colpo alla nuca dagli uomini delle SS, nel 1944, nel lager di Buchenwald, in gran segreto, quando ormai è evidente la fine del nazionalsocialismo. Al termine della guerra, la moglie e la figlia cercheranno a più riprese di organizzare un processo contro gli assassini di Thälmann, ma la giustizia della Rft, pur avendo tutte le prove necessarie, ha, per lunghissimo tempo, rifiutato di collaborare]

A Krefeld, nel 1985, dopo ben 41 anni, inizia il processo contro Wolfgang Otto, l’unico ancora vivo del gruppo che uccise Thälmann. È dichiarato colpevole e condannato a quattro anni di carcere, pena minima, ma indicativa del fatto che la mancata assoluzione, come avviene spesso quando sono giudicati dei criminali di guerra, è dovuta alla forte pressione dell’opinione pubblica e al ricordo di Ernst Thälmann.

Una corte americana aveva già condannato a vent’anni Wolfgang Otto per crimini di guerra perpetrati nel lager di Buchenwald. Ne aveva scontati solo quattro e, liberato nel 1952, graziato, ricevette un indenizzo per danni, e andò regolarmente in pensione in qualità di insegnante.

Eredità

 

Berlino ha dedicato un parco a Thälmann; nella guerra di Spagna 5.000 tedeschi accorsero in Spagna in difesa della Repubblica contro il colpo di stato del generale Franco: il battaglione Thälmann, che prende il nome appunto da Ernst Thälmann, ed il battaglione André (un belga iscritto al partito comunista tedesco e condannato a morte da un tribunale nazista) si coprirono di gloria. Più di duemila tedeschi morirono combattendo per la causa anti-franchista.[2] La canzone del battaglione fu scritta da Ludwig Renn. Il battaglione fu circondato e praticamente distrutto dai franchisti, in numero e mezzi preponderanti, durante la difesa dell’Escorial. Allo scrittore antifascista è stato dedicato un cippo. Nella guerra di Spagna risultano circa 7.500 miliziani repubblicani di origine tedesca.[3]

Bibliografia

  • Willi Bredel, Adolf Fischer, Ernst Thälmann, DEFA, 1952
  • Thilo Forcella, Thalmann non è mai caduto, Berlino, Das Neue Berlin, 1996, ISBN 3-359-00800-6.
  • Peter Monteath, Ernst Thälmann una leggenda muore, Berlino, L’Editore New Berlin, 1996, ISBN 3-359-00800-6
  • Rene Börrnert, Ernst Thalmann come leader dei comunisti, Tesi Università Tecnica di Braunschweig, 2003
  • Bad Heilbrunn, Il Thalmann immagine della SED, Klinkhardt, 2004, ISBN 3-7815-1321-1.

Filmografia

  • Ernst Thälmann – Sohn seiner Klasse (Ernst Thalmann – figlio della sua classe)
  • Ernst Thälmann – Führer seiner Klasse (Ernst Thalmann – leader della sua classe), (1954/55)

Werner Seelenbinder (Szczecin, 2 de agosto de 1904 – Brandenburg en el Havel, 24 de octubre de 1944) fue un caza alemán y anti-nazi.

Militante comunista, fue uno de los atletas más populares de luchar contra el griego-romano de su tiempo en el plano internacional. Su plan de estudios ha sido luchador excepcional: el ganador de los trabajadores de los Juegos Olímpicos, también llamado Spartakiade en Frankfurt en 1925, en Moscú, en 1928 y 1929, y ganó dos medallas de bronce en campeonatos europeos y medallas con seis ‘Oro en Alemania.

Viaje humano, profesional y fuerte sentimiento anti-nazi

Werner comienza a acercarse a los deportes barrio de Neukölln Bezirk pesada situado en las afueras del sur de Berlín, donde todavía hay una placa en su memoria o existió hasta no hace mucho tiempo, cerca de un pequeño estadio deportivo. Esta zona fue en los años veinte, y en parte sigue siendo, un área del proletariado, y nativo de Stettin Werner en el momento en que el trabajo es que el albañil como su padre, el capitán, y luego, más estable, un carpintero. Entre Arbeiterathletenbund (Asociación Deportiva de trabajo), los deportes atléticos de la Asociación asociados con la izquierda política, ya que había muchos en Alemania (y también en Italia, donde a menudo el lugar de donde surgieron las organizaciones anti-nazis). Si bien esto representa una amenaza para el régimen, su validez como un luchador evitará que, desde hace algunos años, sobre todo las medidas drásticas contra él.

La falta de saludar a Hitler

 

Su primer viaje a Moscú lo convenció para convertirse en un miembro del Partido Comunista Alemán y en 1933 se negó a saludar a Hitler durante la entrega de la medalla por su victoria en la liga alemana. En 1933 forma el gobierno de Hitler y de inmediato se disolvió organizaciones de todo tipo que pueden referirse a la clase obrera. Werner veintinueve años de edad ya es bien conocido y muy querido por el público deportivo, y es por eso que el esquema que actualmente no pueden hacerle daño. Dentro de unos meses ganó su primer campeonato en Alemania después de la final de Dortmund y recibió la ovación de la multitud en el estadio. En este punto, la música del himno nazi y los presentes deben ponerse de pie y decir adiós a repartir. Werner se quedó inmóvil con las manos detrás de la espalda y no cantar el himno. Dirige a la audiencia, dándole las gracias por la calidez demostrada durante la reunión, el ramo de rosas que se llevaron como un ganador, y, después de la apertura, ofreciendo flores en ella a sus dos antiguos adversarios y golpes en el podio. Estas personas, intimidados por el entusiasmo que ha despertado la muestra, los recibiré; por este gesto se le prohibirá participar en eventos deportivos de alrededor de un año y medio.

Después de que el periodo de suspensión, Seelenbinder comienza a viajar al extranjero antes y después de los Juegos Olímpicos de Berlín. A menudo se invita a los concursos para combatir griego romano de alto nivel y Werner utiliza estos viajes para realizar propaganda contra el régimen nazi después de los hechos se producen y / o realizar cambios en su mochila con la introducción de compartimentos secretos. Es importante ganar, o al menos se pega con honor en el podio con el fin de continuar su trabajo ilegal por parte de las invitaciones frecuentes. Su carga de material de carácter subversivo es principalmente en el Socorro Rojo Internacional: una de las últimas organizaciones que de alguna manera estiraban aún podría dificultar a los nazis.

 En el sello sobre la faz de Werner ha representado un movimiento para luchar griego-romano bastante difícil y requiere una gran cantidad de fuerza en brazos y el cuello, así como reflexiones sobre el peligro formidable. ¿Quién lo ejecuta tiene que hacer un pase o pasar cerca de “puente” en el cuello: este movimiento se le llama en la jerga supples

A partir de 1938 comienza la militancia real en la Resistencia se adhiere a Werner a la formación de los trabajadores Robert Uhrig Berlín para Osram, la organización dirigida por Robert Uhrig y está bien establecido, en relación con el período, por supuesto, la clase obrera en Berlín . Incluye cientos de miembros activos, de los cuales la mayoría, o al menos la mayoría, son comunistas. El grupo en el que se inserta se llama Robby [1] o Robby Gruppe [2]. Compañero de Werner fue otro buen atleta que sufrió el destino comunista misma, Charlotte Eisenblätter [3]

Los Juegos Olímpicos en Berlín

Logra superar los criterios de admisión en los Juegos de la Olimpiada XI y decide hacer un gesto dramático de desprecio hacia Hitler y el régimen nazi si se tratara de llegar al escalón más alto del podio olímpico

“….. Darle la bienvenida a mi manera. Si vencido el podio, harán bien en no aparecer “

[4] Vamos a colocar sólo una cuarta parte, pero su proyecto era muy conocido, porque no había ocultado en absoluto.

 

La captura : El grupo de Robby es compacto y fuerte sentimiento anti-nazi, la organización, especialmente si se compara con el tiempo y los escasos recursos. Werner está trabajando para proporcionar refugio a los compañeros el dinero ee ahora identificado. Los nazis no pueden darse el lujo de dejar de sobrevivir como una fuerza de oposición e intervenir con todo el peso de su equipo. Un bombardeo de rayos, pero entrenados agentes de las SS lleva a la cárcel 04 de noviembre 1942 la gran mayoría del grupo militante y se capturaron Werner. El gran luchador es enviado a prisión en la Alexanderplatz continuación Großbeeren. Un Großbeeren estaba equipado con una de las más duras campamento, y allí se Werner golpeado y torturado para revelar los nombres de los compañeros que siguen en libertad: el luchador no habla y un joven compañero, con sus cargas más ligeras y cualquier oportunidad de sobrevivir, dice

“Si alguna vez se las arreglan para llegar a casa, se llega a hablar de lo que hemos experimentado. Usted debe decir toda la verdad, sobre todo los jóvenes. Sólo entonces, tal vez, nunca se repetirá. »

¿Es posible escribir a su padre:

“Espero que se ganó un lugar en algunos corazones entre amigos y compañeros de deportes. Este pensamiento me llena de orgullo, te prometo que voy a ser fuerte. »

El epílogo

Un grupo de prisioneros en el campo de concentración de Brandenburgo-Gorden es llevado al lugar donde la ejecución se llevará a cabo: es 24 de octubre 1944. El gran número de presos, de aspecto esquelético, se llevó a la muerte con las manos atadas. Uno de ellos, a pesar de la excesiva delgadez, es notable por una estructura física que refleja una fortaleza antigua y grande a través de la chaqueta que estaba abierta: se dirige a los compañeros del campo para ver la triste procesión, y llora con tristeza: [ 6]

“Camaradas, hoy vamos a ser asesinados. Sin embargo, se resiste. La muerte de Hitler: salutateci del Ejército Rojo “

 

El prisionero valiente no es otro que Werner Seelenbinder que actualmente cuenta con cuarenta años. Se encuentra en la todavía poderosa, aunque muy delgado triángulo rojo en el pecho del prisionero, que marca los presos comunistas. No será decapitado. El 21 de octubre de ese año había sido asesinado Robert Uhrig, [7] Comandante Robby Gruppe.

La memoria [editar]

El 29 de julio de 1945, la urna con las cenizas de Werner fue enterrado en su club deportivo de edad y el estadio se llamaba “Seelenbinder-Werner-Kampfbahn”, pero durante la Guerra Fría, Werner ser comunista, el estadio fue el nombre de “Estadio de Neukölln” en 1949. Varias escuelas, carreteras e instalaciones deportivas en la antigua Alemania Oriental, se han nombrado para el luchador rojo. El 2 de agosto de 2004 fue de un servicio conmemorativo en su honor en la primera etapa de “Neukölln”, precisamente donde las cenizas se entierran, y Werner, 24 de octubre de 2004, con ocasión del sexagésimo aniversario de la muerte de Seelenbinder, el estadio “Neukölln “pasó a llamarse, una vez más, en su memoria:” Werner-Seelenbinder-Stadion “.

Bibliografía

• Hermann Weber / Andreas Herbst. Deutsche kommunisten. Biographisches Handbuch 1918 bis 1945, Berlin: Dietz Verlag Karl 2004, S. 802-803 ISBN 3-320-02044-7

• Gert Rosiejka: Die Rote Kapelle. “Landesverrat” als antifaschistischer Widerstand. Ergebnisse Verlag, Hamburg 1986, ISBN 3-925622-16-0

• Kraushaar Luise Berliner kommunisten im Kampf gegen den Faschismus 1936 a 1942. Robert Uhrig und Genossen; Dietz-Verlag: Berlín 1980

• Rechazo Sara Lorenzini de la difícil herencia Giunta, 1998 ISBN 88-8057-066-8, ISBN 978-88-8057-066-0

• Radetz Walter, Werner Werner Seelenbinder Seelenbinder Sportverlag de 1969

• J. A. Mangan, el deporte en Europa, Routledge, 1999 ISBN 0-7146-4946-5, 9780714649467

• Doug Gilbert el cobarde de la máquina milagrosa, McCann & Geoghegan, 1979 ISBN 0-698-10952-X, 9780698109520

Notas

1. ^ En el nazismo alemán: LA RESISTENCIA EN ALEMANIA

2. ^ La fuerza de Alemania en febrero de 1995 por Alberto Berti

3. ^ Charlotte Eisenblätter, de una familia de clase obrera, se convirtió en un excelente atleta, más tarde unirse a la resistencia alemana a varias organizaciones vinculadas a los comunistas y, en particular, los dirigidos por Robert Uhrig y Josef Römer. Fue capturado por agentes de la Gestapo en 1942 y asesinado en prisión en Berlín en agosto de 1944. Ella era la esposa de Werner Seelenbinder. En su memoria del 31 de mayo 1951 se le dio una calle que lleva su nombre en el distrito de Pankow. 03 de septiembre 1959 se emitió un sello con su imagen, la biografía de Charlotte Eisenblätter en alemán

4. ^ El luchador rojo, que desafiaron a los nazis

5. ^ El luchador rojo, que desafiaron a los nazis

6. ^ El luchador rojo que desafió a la nazismodal El manifiesto de 09/04/08

7. ^ Breve biografía de Robert Uhrig

Robert Uhrig

Robert Uhrig (Leipzig, 8 de marzo de 1903 – Brandenburg en el Havel, 21 de agosto de 1944) era un alemán creencias anti-fascista, comunista y militante del KPD.

• La actividad biográfica y política

Robert Uhrig, trabajador de OSRAM, fue arrestado en 1934 por agentes de la Gestapo y encarcelado hasta 1936. Después de su liberación volvió a sus militantes antinazis actividades mediante el fortalecimiento de las filas de la organización clandestina a la que pertenecía en la Resistencia Alemana. En 1938 se convirtió en el líder de los grupos y / o anti-nazis organizaciones de resistencia en más de 20 industrias en Berlín. De esta red de organizaciones anti-nazis eran parte de Ernst Knaack [1], Paul Schultz-Liebisch, Charlotte Eisenblätter [2] y Werner Seelenbinder Eisenblätter en Charlotte fue el compañero. La estructura estructura clandestina fue nombrado Robby Gruppe. El grupo tenía contactos con la organización Die Rote Kapelle (Orquesta Roja también conocido como [3]) y otro referido a Josef Römer hasta 1941. Con él trabajó en cuando, pero, tal vez debido a problemas relacionados con las dificultades en los contactos, la colaboración se desvaneció. Al año siguiente, además, es que Robert Uhrig Josef Romer fueron capturados. Gran parte de la red fue desmantelada por los agentes de la Gestapo en 1942, tras la detención de Robert Uhrig y otros 200 militantes, en su mayoría comunistas. El 7 de junio de 1944 fue condenado a muerte y fue asesinado 21 de agosto 1944.

 

La memoria:

 Escultura en memoria de Tele Sredzki Siegmund y Knaack Ernst frente a la Escuela Primaria de Berlín en la Kollwitzplatz

En el cementerio municipal de Pankow Niederschönhausen de Berlín un monumento en honor IV Uhrig.

La Escuela Politécnica de Berlín-Lichtenberg ha nombrado a Robert Uhrig.

En el castillo de Wartburg Strasse en Berlín-Schöneberg es también una placa en memoria de los caídos en la resistencia alemana que también se conmemoró Robert Uhrig.

Bibliografía

 

Ernst Knaack

• Die KPD Duhnke Horst von 1933 bis 1945, Kiepenheuer & Witsch, 1972 SBN3462008552, 9783462008555

• Giorgio Vaccarino Historia de la Resistencia en Europa, 1938-1945, Feltrinelli, Milán, 1981

• Michael C. Thomsett la oposición alemana a Hitler, McFarland, 1997 ISBN 0786403721, 9780786403721

• Terence Prittie alemanes contra Hitler, Little, Brown, 1964

• Piero Malvezzi [4], Juan Pirelli [5], Thomas Mann, Ursula Muth soll Und Flamme euch nicht die versengen, Steinberg-Verlag, 1955

• Hermann Weber / Andreas Herbst. Deutsche kommunisten. Biographisches Handbuch 1918 bis 1945, Berlin: Dietz Verlag Karl 2004, S. 802-803 ISBN 3-320-02044-7

• Gert Rosiejka: Die Rote Kapelle. “Landesverrat” als antifaschistischer Widerstand. Ergebnisse Verlag, Hamburg 1986, ISBN 3925622160

• Kraushaar Luise Berliner kommunisten im Kampf gegen den Faschismus 1936 a 1942. Robert Uhrig und Genossen; Dietz-Verlag: Berlín 1980

• Hans-Rainer Sandvoss: Resistencia en Friedrichshain y Lichtenberg. Berlín (Schriftenreihe über den Widerstand Berlín en 1933 bis 1945, Bd. 11) 1997 de Berlín

• Hans-Rainer Sandvoss: Resistencia en Prenzlauer Berg y Weissensee. Berlín (Schriftenreihe über den Widerstand Berlín en 1933 bis 1945, Bd. 12) 2000 de Berlín

• Hermann Weber / Andreas Herbst: Deutsche kommunisten. Hermann Weber Biographisches Handbuch 1918 bis 1945. Berlín 2004

• Kraushaar Luise Berliner kommunisten im Kampf gegen den Faschismus 1936-1942. Robert Uhrig Genossen und die. Berlín (Este) 1981 de Berlín

Notas

1. ^ Knaack está afiliada a la Federación Juvenil Comunista de Alemania KJVD en 1928. Desde 1933, se unió a las organizaciones de resistencia se someten a la primera rendición alemana en 1935. Condenado a dos años de prisión después de su liberación entró en la organización de Robert Uhrig. Después de la salida de la cárcel Knaack regresó para luchar contra la organización ilegal por Robert Uhrig. Detenido en marzo de 1942, cuando Robby Gruppe fue casi completamente desmantelado por los agentes de la Gestapo fue internado en un campo de concentración donde fue trudidato en julio de 1944

2. ^ Charlotte Eisenblätter, de una familia de clase obrera, se convirtió en un excelente atleta, más tarde unirse a la resistencia alemana a varias organizaciones vinculadas a los comunistas y, en particular, los dirigidos por Robert Uhrig y Josef Römer. Fue capturado por agentes de la Gestapo en 1942 y asesinado en prisión en Berlín en agosto de 1944. Ella era la esposa de Werner Seelenbinder. En su memoria del 31 de mayo 1951 se le dio una calle que lleva su nombre en el distrito de Pankow. 03 de septiembre 1959 se emitió un sello con su imagen

3. ^ / Rote Kapelle de la Wikipedia en alemán de Red Orchestra

4. ^ Biografía del INSTITUTO NACIONAL DE LA HISTORIA DEL MOVIMIENTO DE LIBERACIÓN EN ITALIA

 

 Charlotte Eisenblätter

  Charlotte Eisenblätter un sello en la RDA (1959).

Charlotte Eisenblätter (Berlín-Charlottenburg, 7 de agosto de 1903 – Berlín, 25 de agosto de 1944) era un alemán antifascista.

Charlotte Eisenblätter, de una familia de clase obrera, se convirtió en un excelente atleta especializada en salto de altura [cita requerida], luego se unió a la resistencia alemana a varias organizaciones vinculadas a los comunistas y, en particular, los dirigidos por Robert Uhrig y Josef Römer. Ella era la esposa de Werner Seelenbinder. Trabajaba como mecanógrafa en Siemens a continuación, a través de la competencia, se fue a un bufete de abogados. En 1922 se alejó de la religión y se unió a la SAJ estaba relacionado con el SPD, el partido anunciado en el empoderamiento y la charcutería se convirtió en un miembro de “Amigos de la Naturaleza”, donde él reveló su habilidad para de manera eficiente activista. [1]

Más tarde se unió al KPD, y con la capacidad de moverse de Alemania para el deporte practicado clandestinamente en Berlín en 1941 conduce el programa de la Internacional Comunista. Anteriormente Eisenblätter Charlotte se convirtió en la esposa de Werner Seelenbinder. Para las organizaciones clandestinas que participan en la lucha contra los nazis en los Países Bajos había entrado con la función de coordinador de Alfred Kowalke [2] de la Eisenblätter KAPD había adquirido en secreto el alojamiento y también se habían creado las condiciones para un encuentro secreto entre Alfred y Kowalke Seelenbinder Werner en Kowalke tal manera que se entró en contacto con Robert Uhrig. Fue capturado por agentes de la Gestapo en 1942 y asesinado en prisión en Berlín en agosto de 1944.

En su memoria, 31 de mayo de 1951 fue dedicado a una calle en el distrito de Pankow y 3 de septiembre de 1959 fue emitido un sello con su imagen.

Bibliografía

• Oliver Kersten: Eisenblätter Charlotte (1903-1944) – biographische Skizze einer “Hochverräterin”. En: Beiträge zur Geschichte der Arbeiterbewegung. 43. Jahrgang 2001, Heft 1, S. 45-54

• Oliver Kersten: Eisenblätter Charlotte (1903-1944) – Eine mutige Naturfreundin, Arbeitersportlerin Widerstandskämpferin und. En: NaturfreundIn. 2005, N º 4, S. 22.

• Oliver Kersten: Die in der Naturfreundebewegung región Berlín-Brandenburgo 1908-1989/90. Kontinuitäten Bruche und. Berlín, 2007 (Tesis mismo tiempo justo, la Freie Universität de Berlín 2004) (Naturfreunde Freizeit-Verlag und Wandern), S. 316-318, Abb S. 187, ISBN 978-3-925311-31-4

• Por Birgit Jochens, Miltenberger Sonja, Claudia Schoppmann, Zwischen Rebellion und Reforma: Frauen im Berliner Westen

• Sigrid Jacobeit, Lieselotte Thoms-Heinrich, Kreuzweg Ravensbrück: Lebensbilder antifaschistischer Widerstandskämpferinnen

 

 Ernst Thaelmann

 Ernst Thaelmann (Hamburgo, 16 de abril de 1886 – Buchenwald, 18 de agosto de 1944) fue un político, activista sindical y alemán. Secretario General del Partido Comunista de Alemania (KPD), fue uno de los líderes más importantes del movimiento obrero alemán de los años ’20 y ’30.

 

 Hamburgo, una ciudad donde Thaelmann nació en 1886 y donde trabajó políticamente, además de ser el principio del siglo XX, las áreas económicas más importantes de Alemania, es un centro con arraigadas tradiciones de la libertad política: había, de hecho, se han publicado primera edición de El Capital de Karl Marx. Thaelmann argumenta en la Primera Guerra Mundial la posición de Karl Liebknecht y Lenin resumió en la frase “El enemigo está en casa,” de conformidad con el principio del internacionalismo proletario.

En la clase de trabajo impulsado por la victoria soviética Octubre Rojo se expande la insurgencia dirigida por espartaquistas, todavía en el Partido Socialdemócrata Independiente. La ola de protestas en contra de las habitaciones de la guerra y multiplicar la insurgencia, los trabajadores comienzan huelgas masivas y los marineros se negaron a tomar las armas contra los británicos durante la guerra ya está perdida.

Las manifestaciones de Kiel, llamado después de una masacre de los marineros rebeldes por los funcionarios, dando lugar a una revuelta recordada como la “revolución de noviembre”. Al mismo tiempo en Berlín, Hamburgo y la revuelta se proclamó una huelga general. La insurgencia se extiende por toda Alemania líder, algún tiempo después, la caída de la monarquía del káiser. Durante la huelga general en Hamburgo Thaelmann está en las trincheras del frente occidental, reclutados por la fuerza, pero volvió a Hamburgo en la hiper-disco, dejando a su lugar de reclutamiento, para organizar, con sus compañeros, el Consejo de los Trabajadores de la provisional Aassociazione-militar llevará a cabo el destino de la corriente marxista en la ciudad en ese momento.

En el primero de Alemania de la posguerra, después de pagar un saldo de varios millones de muertes en el conflicto, tiene una economía que está pasando por una crisis de proporciones sin precedentes agrícolas e industriales En esta situación, las fuerzas leninistas planteado, y es uno de Ernst Thaelmann principales dirigentes de la lucha armada bolchevique.

Dentro de las fuerzas progresistas Spartakusgruppe, lo que representa la facción comunista, es demasiado débil como organización, y todavía está atado a un partido no pueda cobrar suscripciones de los estratos proletarios en fermento revolucionario. Hay muchas similitudes con el italiano de la posguerra la situación, entre ellas la de los militares inicialmente reacios al movimiento obrero, pero luego pasar a fiancheggiarlo contra el Nacional. La única diferencia está en orden cronológico: lo que sucede en Italia alrededor de 1920, en Alemania a finales de los años treinta. Hay que tener en cuenta que en este país la Comisión Nacional surge después del paréntesis de la República de Weimar).

Sin embargo, los partidos socialdemócratas no son capaces de transmitir la movilización de las masas en una toma de posesión marxista, la operación sucesión de Lenin en su lugar. Así se evitan los líderes más importantes del movimiento espartaquista: Rosa Luxemburgo y Karl Liebknecht, los

Las repúblicas de los consejos de Bremen y Cuxhaven [editar]

Las órdenes del gobierno de la destrucción militar de las repúblicas de los consejos de Bremen y Cuxhaven. Los trabajadores piden ayuda a los de Bremen y Thaelmann Hamburgo, la conducción de un entrenamiento del ejército grande, se fue a la ayuda de los compañeros de trabajo en Bremen, sin siquiera capaz de transportar a sus hombres hasta la ciudad hanseática: los demócratas locales sociales, responsables de la organización De hecho, se niegan a llevar a la columna con el pretexto de que sería un acto de “esquiroles”.

Los equipos de rescate, liderado por Thaelmann, llegar a finales de Bremen: los órganos de represión estatal ya han tomado medidas para suprimir la sangre revuelta. Inmediatamente después de las caídas también Cuxhaven. Thaelmann a cabo por el Partido Socialdemócrata Independiente en 1920 y se unió al Partido Comunista. Los trabajadores necesitan una vanguardia como el acero templado en el fuego de la revolución: ésta es su lema!

La insurrección de Hamburgo y la elección presidencial de 1932 [editar]

En 1923 una revuelta estalló en Hamburgo la participación de 18.500 trabajadores, luchando por tres días y los que dirigen la insurgencia es Thaelmann, utilizando tácticas de guerrilla con el movimiento continuo de la orden. Los insurgentes resisten, aunque mal armados, para atacar a la policía y el ejército durante un par de días. En 1925 fue nombrado presidente del Comité Central del KPD.

En mayo de 1928 el jefe de una columna de 100.000 manifestantes, quienes llegaron a Berlín, donde da un discurso en el Lustgarten, con una apremiante invitación a los jóvenes sobre la necesidad de construir un frente unido revolucionario en las fábricas entre los socialdemócratas y los comunistas.

La situación económica internacional de la época se caracteriza por la crisis de 1929, el exceso de producción más importante, hasta entonces, y en el sistema capitalista. Esto conduce a una desestabilización en el mundo occidental, que tendrá una duración de cuatro años antes de quemar. Los países más desarrollados son los más afectados, a saber, los Estados Unidos, Gran Bretaña y Alemania. En el caso de Alemania es más de 5 millones de parados. La burguesía, frente a la pérdida de confianza en el sistema, busque el apoyo de los partidos fascistas de inspiración.

Mientras tanto, el KPD pasa a la estrategia del frente único [1] la participación de los campesinos y alcanzar los 4.590.000 votos en 1930. En esta situación, las desavenencias entre el KPD y los socialdemócratas se hacen más profundas.

Para la elección presidencial de Hindenburg 1932 obtuvo 19.300.000 votos, Hitler 13.400.000 y 3.700.000 Thalmann.

 La detención y el asesinato

 Hasta 1933 la situación política en Alemania es aún incierto, pero la mayoría de la población (industriales, empresarios, trabajadores, de extracción burguesa, medio-bajo, como los agricultores y trabajadores escépticos del marxismo) ha decidido confiar en el movimiento nacional-socialista, en cambio, el Partido Comunista ve una disminución de su apoyo en comparación con los años veinte, debido al desplazamiento de la preferencia de la clase obrera no sólo para el NSDAP, sino también para los partidos socialdemócratas.

En esos años realizó el incendio del Reichstag, que está acusado de Georgi Dimitrov, y la posterior victoria electoral del nacional-socialismo. En esta situación, los socialdemócratas no aceptan la estrategia del frente único con los espartaquistas, que ahora se ven relegados a un papel secundario en la vida política alemana. Algunos meses después de la victoria del NSDAP se inició la represión contra los comunistas, socialdemócratas, cristianos y las organizaciones sociales y religiosas, como los Testigos de Jehová.

Thaelmann fue detenido inmediatamente después de la toma del poder por Hitler (3 de marzo de 1933) y pasó once años en varias prisiones, incluyendo Berlín, Moabit, Hannover, Bautzen. Se coloca en la segregación: el tormento no se dobla sus ideas políticas, tal como se refleja en las cartas a su esposa Rose, con quien se casó en 1915, su hija Irma y amigos. El 24 de abril 1933 Rose escribe: “Un hombre que tiene un sentido de la dignidad no está renunciando a sus acciones. Usted puede volverse contra, es verdad, lo bueno y cazar a la verdad, pero una vez que han echado raíces, es imposible reprimir durante mucho tiempo …. al igual que muchas otras mujeres, obligadas a vivir en tiempos difíciles, lejos de sus seres queridos. “el nacionalsocialismo no se pone en escena la propaganda en contra Thaelmann un proceso como el uno contra Georgi Dimitrov ya que el simple hecho de estos últimos dieron resultados negativos para la “La opinión pública del nuevo gobierno.

Hay manifestaciones insignificantes para la liberación de Thaelmann, pero son lentos para ningún efecto, y éstos luego se mató de un tiro en la cabeza por los hombres de las SS en 1944 en el campo de concentración de Buchenwald, en secreto, cuando es claro que el final del Nacional . Después de la guerra, su esposa y su hija va a intentar varias veces para solicitar una prueba de los asesinos de Thaelmann, pero la justicia de la RFA, al tiempo que todas las pruebas necesarias, se ha, por un tiempo muy largo, se negó a cooperar]

En Krefeld, en 1985, después de 41 años, comienza el juicio de Wolfgang Otto, el único que sigue vivo en el grupo que mató a Thaelmann. Es encontrado culpable y condenado a cuatro años de prisión, pena mínima, pero indicativo del hecho de que la absolución no, como sucede a menudo cuando se juzgó a los criminales de guerra, es debido a la fuerte presión pública y la memoria de Ernst Thaelmann.

Un tribunal de EE.UU. ya se había condenado a veinte años de Wolfgang Otto por crímenes de guerra perpetrados en el campo de concentración de Buchenwald. Sólo tenía cuatro años y con descuento, publicado en 1952, indultado, recibió una indemnización por daños y perjuicios, y se fue con regularidad se retiró como profesor.

 

Herencia

 Berlín se ha dedicado un parque en Thaelmann, en la guerra española de 5.000 alemanes acudieron a España para defender la República contra el golpe de Estado del general Franco: el batallón Thaelmann, que fue nombrado por Ernst Thaelmann, el batallón y André (un belga por escrito al Partido Comunista Alemán y condenado a muerte por un tribunal nazi) se cubrieron de gloria. Más de dos mil alemanes murieron luchando en la lucha contra el franquismo. [2] La canción fue escrita por el batallón de Ludwig Renn. El batallón fue rodeado y casi destruida por las fuerzas de Franco en cantidades abrumadoras y los recursos, durante la defensa de El Escorial. El escritor era un dedicado anti-fascista monumento. En la guerra los republicanos españoles son unos 7.500 milicianos de origen alemán. [3]

Bibliografía

• Willi Bredel, Adolf Fischer, Ernst Thalmann, DEFA, 1952

• Tenedor Thilo, Thalmann nunca cayó, Berlín, Das Neue Berlin, 1996, ISBN 3-359-00800-6.

• Pedro Monteath, Ernst Thaelmann una leyenda muere, Berlín, New Berlin El Autor, 1996, ISBN 3-359-00800-6

• René Börrnert, Ernst Thalmann como líder de los comunistas, Tesis de la Universidad Técnica de Braunschweig, 2003

• Bad Heilbrunn, Thalmann La imagen de la SED, Klinkhardt, 2004, ISBN 3-7815-1321-1.

Filmografía

• Ernst Thaelmann – Sohn seiner Klasse (Ernst Thalmann – hijo de su clase)

• Ernst Thaelmann – Führer cerquero Klasse (Ernst Thalmann – un líder en su clase), (1954-1955)

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